Thursday, September 23, 2010

Bollenti spiriti

Ho incontrato Annibale D'Elia a Milano al workshop su Media sociali, condivisione e partecipazione informata.

Annibale è il funzionario della Regione Puglia che segue il programma Bollenti Spiriti, per le politiche giovanili.

Pur essendo in un contesto di informatica e media, Annibale ha spiegato che il programma ha poco a che vedere con l’informatica. Naturalmente l’informatica e la rete la usano, ma l’investimento informatico è pressoché nullo, limitandosi ad in server con dei software di gestione di forum.

Altre iniziative hanno puntato sull’informatica, principalmente per la ragione che la barriera di ingresso per realizzare soluzioni informatiche è più bassa, mentre invece la creatività dei giovani si può attivare nei settori più disparati, se li si aiuta a superare tale soglia.

In particolare mi ha colpito la critica al metodo tradizionale di effettuare interventi pubblici, che consiste nel definire dei servizi da erogare ai cittadini, affidare un appalto a qualche azienda per realizzarli e alla fine, quando si scopre che i cittadini ne fanno poco uso, spendere tutto ciò che resta in campagne di marketing per convincere il pubblico dell’utilità dei servizi realizzati.

Annibale sostiene che è sbagliato considerare gli enti pubblici come erogatori di servizi e i cittadini come fruitori di servizi.

Il programma Bollenti Spiriti è iniziato con uno studio del mondo giovanile e delle loro esigenze. Hanno scoperto che esiste una notevole voglia di fare bloccata dallo scoraggiamento di non poterla mettere in atto.

La conclusione che ne è stata tratta è che invece di scegliere dall’alto le cose da fare, si è deciso di fare scegliere ai giovani stessi. Così è nato il progetto Principi Attivi, che ha stanziato 2,2 milioni di Euro da assegnare in quote da 25.000 Euro a fondo perduto a una qualunque iniziativa proposta da almeno un paio di giovani sotto i 32 anni.

Per presentare il bando ai giovani sono state svolte un centinaio di presentazioni in località sparse per tutta la Puglia, organizzate dagli stessi giovani dei luoghi, e quindi hanno richiesto poco sforzo organizzativo.

I giovani hanno risposto in massa, con olte 2000 proposte e all’evento generale organizzato dalla regione hanno partecipato oltre 10.000 persone, più di quante ne attrarrebbe un concerto rock con un cantante di fama, che avrebbe richiesto un cachet inabbordabile.

Sono rimasto veramente colpito, perché l’esperienza di Bollenti Spiriti dimostra che con fantasia e determinazione si riescono a mobilitare energie sopite.

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