Thursday, June 09, 2011

Post-allo

Come informatici credo che la questione di come un sistema informatico, vitale per il paese come quello delle Poste, possa andare in tilt per circa una settimana dovrebbe per lo meno incuriosirci.

In questo articolo vengono tirate in ballo aziende tra le più grandi al mondo (IBM, HP), tecnologie tra il moderno e l'antico (VTAM, DB2 e cloud) e investimenti di oltre 33 milioini di Euro da parte di un'azienda pubblica.

Possibile che ci troviamo ancora di fronte a casi così clamorosi di imperizia?
Nessuno ha insegnato agli specialisti software che prima di fare il deployment su larga scala di un sistema si fanno test accurati?
Perché non è stato possibile fare un rollback al sistema precedente, appena sono stati accertati i malfunzionamenti?
Da qualche parte si parla di "bug", ma per l'esattezza che tipo di bug si è trattato?

Le notizie sull'accaduto che sono riuscito a trovare in rete possono essere definite quanto meno "reticenti".

In cosa è programmato il Service Delivery Platform di IBM?
Non sarà per caso un problema di inefficienza dovuto, che ne so, alla pesantezza di Java EE?
Non sarà ancora una volta un caso in cui i programmatori hanno perso la percezione dei costi delle soluzioni, causato dall'accavallamento di strati di software di cui nessuno sa prevedere l'impatto?
Siamo sicuri che l'informatica stia facendo progressi o non stia invece regredendo a sistemi che non si riescono più a controllare?

È possibile che ci si debba ridurre ad accettare, come se fosse una fatalità:
"il sistema è così complesso che ancora, a distanza di una settimana dal fattaccio, Poste, Hp e Ibm non hanno scoperto del tutto la causa del problema"?
Se il sistema è così complesso che non lo si riesce a controllare, lo si sarebbe dovuto rifiutare, rimandando i progettisti al tavolo di disegno, non pagare 33 milioni.

Se qualcuno ha notizie di prima mano, sarei grato che le condividesse.

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